Credo di aver inseguito questo sapore per anni, per lustri forse.
Poi, quando avevo ormai deciso di abbandonare la ricerca e di riporlo tra le cose più care, in fondo ai ricordi ed in cima al cuore, bello come quell'amore di gennaio che proprio non ti aspettavi, eccolo tornare all'improvviso, sulle mie labbra e nella mia vita.
Il sapore del Fior di fragola...
E dire che non mi piaceva nemmeno tanto quel gelato, con la sua copertura di frutta su un semplice ripieno di panna.
Però i miei nonni lo compravano per me in confezioni da sei, e tanto basta a renderlo oggi uno dei sapori più buoni del mondo.
Lo mangiavamo insieme, nelle pause, dividendolo da buone amiche quali siamo sempre state.
Lei i primi due o tre morsi, a rompere l'incanto preconfezionato, e poi ancora gli ultimi, quando restava solo uno zoccolo duro di fragola e io ero già sazia dopo quell'infinita distesa di panna.
Tra un giambo e un ditirambo, discutendo di massimi sistemi e di minimi amori, mi consigliava di non ricalcare le sue orme, e di non consacrare la mia vita al sacro fuoco delle lettere.
Oggi che dai quei Fior di fragola sono passati quasi venti anni e che io, senza grande criterio, alle Arti del Trivio ho deciso di dedicare i miei studi e di consegnare la mia anima, quei pomeriggi con la zia rimangono senza dubbio i migliori della mia vita.
500 g latte
400 g fragole
400 g zucchero
4 tuorli
4 g gelatina
600 g panna fresca
Scaldare il latte in un pentolino e reidratare la gelatina in acqua fredda e ghiaccio. Montare i tuorli con lo zucchero, aggiungere il latte caldo e la gelatina reidratata. Fare intiepidire la crema, poi unire le fragole frullate e la panna semimontata.
Versare il composto negli stampi prescelti e fare freddare in frigorifero per almeno 4 ore.
Mangiare con la soddisfazione che segue ad una corsa perfetta.
500 g latte
400 g fragole
400 g zucchero
4 tuorli
4 g gelatina
600 g panna fresca
Scaldare il latte in un pentolino e reidratare la gelatina in acqua fredda e ghiaccio. Montare i tuorli con lo zucchero, aggiungere il latte caldo e la gelatina reidratata. Fare intiepidire la crema, poi unire le fragole frullate e la panna semimontata.
Versare il composto negli stampi prescelti e fare freddare in frigorifero per almeno 4 ore.
Mangiare con la soddisfazione che segue ad una corsa perfetta.
3 commenti:
Anche tu tanti ricordi legati a quel gelato :) A me non faceva impazzire però chissà perchè lo compravo spesso da piccina, forse per sentirmi più in sintonia con le mia amiche. E allora prima "ripulivo" la copertura alla fragola intorno e poi mi gustavo il cuore di gelato alla panna. Credo che le tue bavaresi oggi le gradirei molto ma molto di più ^_^ Baci, buona settimana
Ciboulette... nel mio stile asciutto ti dico solo grazie, e nient'altro, perché i complimenti mi riempiono il cuore ma mi tolgono momentaneamente l'uso delle parole.
Ho fatto un giro dalle tue parti e... ho sentito profumo di buono. Torno senz'altro a trovarti.
Fede... il gusto è lo stesso ma, modestia a parte, le bavaresi di oggi sono molto più carine!
Ne conservo un paio per te. Passi a prenderle?
Baci baci
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