lunedì 18 giugno 2012

Crostata di albicocche

Il sole che picchia allo zenit non è mai gratis, da queste parti.

Mi spezza il fiato sul più bello, mentre corro.
Mi riempie il viso di lentiggini, e lo sguardo di imbarazzo.
Mi ricorda il sangue normanno e la pelle più che delicata.

Ma mi fa anche pensare al personalissimo modo che ho di propiziare un cielo blu, e mi mette incredibilmente di buon umore.
Perché l'amore è una cosa seria, che richiede un allenamento costante.
E io, sul più bello, non ho nessuna intenzione di lasciarmi spezzare il fiato.



300 g pasta frolla
600 g albicocche biologiche
4 cucchiai brandy
6 amaretti
2 cucchiai mandorle in scaglie

Lavare e scolare le albicocche, tagliarle a metà, metterle in una padella con lo zucchero e il brandy e farle cuocere qualche minuto finché saranno morbide, ma ancora integre.
Rivestire con la frolla uno stampo da crostata, bucarne il fondo con i rebbi di una forchetta e coprirlo con uno strato di amaretti sbriciolati. Adagiare sopra le
albicocche scolate, cospargere con le mandorle in scaglie e gli amaretti restanti.
Infornare a 180° per 30 minuti.

Mangiare con un pizzico di superstizione.

1 commento:

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