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lunedì 14 luglio 2014

Diario (semi)serio di una vittoria mondiale

Come qualcuno sapeva, l'occasione era importante. La partecipazione ai Gourmand Awards in calendario a Pechino, con il mio Sweet Sicily finalista nella categoria Pastry. Roba da tappeto rosso, abito lungo (ma è legale alle tre del pomeriggio?), e adrenalina a mille.
  
Dopo 50 ore di viaggio, 12 di fuso orario, qualche litro di salsa di soia, millemila telefonate, n morsi di zanzare-killer e alcuni kg di pasta di sesamo, con 36 gradi fissi e la pelle disidratata come neanche nel deserto del Sahara durante una tempesta di sabbia... sono tornata alla base. Accaldata, spettinata e incredibilmente felice. 

Sebbene le parole siano il mio mestiere, di raccontare questa esperienza asiatica proprio non mi riesce. Però le richieste sono tante, e la voglia di condividere anche. Quindi... metterò su un breve diario di viaggio, sperando che le immagini veicolino da sole le parole, i profumi e le emozioni mondiali che io devo ancora metabolizzare.

Attrici protagoniste: la sottoscritta e Sophia, amica e compagna di viaggio, in pratica... la SIME Books fatta persona.  

Siamo partite da Parigi, notre amour


e arrivate in fretta (si fa per dire...) a Pechino


Abbiamo fatto le turiste


e mangiato di tutto


in compagnia di personaggi singolari


Ci siamo compiaciute per la nostra posizione






studiato i compagni di viaggio e temuto la concorrenza


Poi, nervose, ci siamo messe in tiro


e dirette verso l'appuntamento più importante


E alla fine, la vittoria


che abbiamo festeggiato con gli amici di tutto il mondo


e i fidati compagni di viaggio


Chi frequenta questo blog, per caso o per affezione, sa di me che non amo i racconti, e che le confidenze mettono a dura prova il mio equilibrio nervoso. Non che io abbia qualcosa in contrario, per carità, o che non sia lusingata di esserne messa a parte... semplicemente faccio fatica ad abbattere rassicuranti pareti, e a consegnare a qualcuno la mia quotidianità. Quindi, pur scrivendo col vizio di una prospettiva decisamente personale, non ho mai affidato a queste righe il mio viso o quello di chi mi sta accanto, riccioli biondi che più biondi non si può o il guinzaglio che più amo al mondo. 

Ma questa è un'occasione speciale. 
A quel paese le reticenze, la buona misura e le rassicuranti sovrastrutture. 
Con gli occhi bassi e i sentimenti in mano, io devo dire grazie. 

A chi c'è sempre stato, nonostante tutto.
A chi c'era e se n'è andato.
A chi non c'era ancora, ma sarebbe arrivato presto. 
A chi ha condiviso con me la strada, tutta o solo qualche curva.
A chi ha coperto le mie assenze, e comprato peluche sorridendo al posto mio.
A chi mi ha raccontato la sua versione.
A chi alla fine, ha deciso di raccontare la mia. 

mercoledì 27 luglio 2011

Kokedama

Ecco qui. 
In ritardo, in super-ritardo, come tutto quello che mi capita di fare per adesso.

Chi condivide la mia quotidianità lo sa bene.
Chi mi segue col blog lo avrà capito.
È un momento un po' particolare.
Di assestamento.
Di scoperte.
Di nuovi equilibri.

Non importa.
Qualsiasi cosa sia... passerà in fretta.
C'è troppa vita davanti.

Troverò nuovi equilibri.
Imparerò a camminare sulle punte, se necessario.
E tornerò a respirare, a pancia piena, con il diaframma e... con tutti i muscoli che servono.

Tornerò tra pentole e fornelli.
Forse ci sarà qualche novità, nella mia cucina.
O forse no.
È questione di tempo.
Di poco tempo ormai.
Ma tornerò.


Nel frattempo, in attesa di dolcetti e pasticcini, pubblico la foto dell'ormai amico Roberto, con la bellissima kokedama che mi ha confezionato e spedito con le sue capacissime manine, per la vittoria del contest.




domenica 3 luglio 2011

Cheesecake ai frutti di bosco

Venerdì sera è arrivata, inaspettata, una piacevole notizia.
Ho vinto un contest, il primo della mia vita, questo qui.

Io non amo la competizione.
Anzi.
Francamente la detesto.
Se posso cerco sempre di evitarla.
Mi mette agitazione, in qualsiasi forma si presenti.

Non mi piace gareggiare.
Non mi piace mostrarmi a discapito di qualcun altro.
Nella vita, come nel lavoro, cerco di sempre evitare lo scontro diretto.

Detesto le voci che si alzano e le guance che si infiammano.
I toni sopra le righe.
I nervi che si tendono.

Però Roberto è stato proprio carino.
Con gentilezza mi è venuto a prendere su piccolapasticceriaspe-rimentale, mi ha invitato al contest e io mi sono lasciata convincere e... l'ho seguito in questa'avventura.
Poi l'attesa.
Lunga, lunghissima.

E infine... il verdetto: ho vinto.
Perché va bene che non mi piace gareggiare.
Va bene che odio la competizione.
Va bene che le gare mi danno ai nervi.

Ma una volta che accetti le regole del gioco... vincere è così incredibilmente piacevole!

Perciò ringrazio Roberto, che in un momento così "denso" della mia vita mi ha convinto a fermarmi una sera, a rientrare nella cucina che amo, ad ascoltare un po' di musica, che fa sempre bene, e a riprendere in mano la mia adorata macchina fotografica.
Per fare questa foto.


Per tutto questo, che magari non era nelle tue intenzioni, e per la vittoria, grazie di cuore.