Indimenticata.
Ma che brutta parola, specie se rivolta a me...
Sembra un epitaffio funebre.
Indimenticabile...
Forse sarebbe stato meglio.
O forse invece no.
Perché certe parole brillano incredibilmente di luce propria, sono luminose.
Hanno storia, carattere e poesia.
Ma da sole non bastano.
Hanno bisogno di uomini, a pronunciarle.
E lì è molto più difficile trovare storia, carattere e poesia, specie se li si cerca tutti insieme, e ben illuminati.
Parole ontologicamente luminose in bocca ad uomini volgari perdono luce e calore.
Parole intrinsecamente mediocri acquistano spessore e sex appeal, se pronunciate da uomini meravigliosi.
Le parole sono un'invenzione straordinaria.
Ma, per fortuna, a volte non sono tutto.
550 ml latte intero fresco
80 g semolino finemente macinata
30 g farina di mandorle
5 cucchiai di zucchero
1 limone biologico
Portare il latte a bollore e versare la semola a pioggia, mescolando come per fare una polenta. Aggiungere la farina di mandorle e la scorza del limone grattugiata, cuocere per dieci minuti circa continuando a mescolare. Quando la cottura sarà ultimata, allontanare dal fuoco, unire lo zucchero, mescolare bene e versare in cocotte di porcellana.
Assaggiare con palato innamorato.
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