mercoledì 25 dicembre 2013

Torta al cioccolato con la sua copertura

Io credo.
Nei capelli lunghi e le mani calde.
Nei muscoli tesi dopo la corsa.
Nella religione del pane e del mulino.

Credo nella rive gauche e in Dostoevskij.
Nella democrazia del wi-fi e nell'autarchia di Cesare Pavese.
In Wislawa Szymborska, che sia benedetta, e nei plumcake al cioccolato.

Credo che per urlare davvero basta tacere.
Che accarezzare un libro sia un gesto incredibilmente sexy.
Che i cani abbiano un nome, un cognome e un posto certo in paradiso.

Credo che la seconda volta sia sempre meglio della prima.
Che non sia mai troppo tardi per farsi una buona birra.
E che l'amore sia la risposta, sempre.


Per la torta:
300 g cioccolato fondente
250 g burro
5 uova
110 g zucchero
170 g farina
1 cucchiaino e 1/4 di baking
80 g farina di nocciole

Per la copertura:
250 g cioccolato
125 g panna
70 g burro


Per la torta. Fondere il cioccolato e il burro a bagnomaria. Lavorare le uova e lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Incorporare alle uova la farina e il lievito setacciati insieme, poi unire anche la farina di nocciole e il composto di burro e cioccolato. Versare in uno stampo da 23 cm e cuocere a 150° per 50 minuti circa. Sformare quando si sarà freddato.


Per la copertura: versare gli ingredienti in una ciotola a bagnomaria e mescolare finché il composto non è liscio. Fare riposare un quarto d'ora finché non si addensi, spalmare sulla torta fredda.

sabato 21 dicembre 2013

Cannoli di semifreddo al pistacchio pralinato, arance candite e cioccolato

Dolce è Natale.
Esagerato come le calorie che ci prepariamo a consumare, al netto di ogni improbabile senso di colpa. 
Zuccherino come la manna che cola dai frassini, in stalattiti ricche di gusto e tradizione.
Colorato come i disegni di tutti i bambini dovrebbero essere. 
luminoso, come gli occhi di chi ci ama davvero.

Natale non è un numero sul calendario.
Non sono fiocchi rossi sotto l'albero o candele dorate su tavole imbandite a festa.
Non sono ghirlande di vischio dietro porte tirate a lucido, né calendari dell'avvento, così piacevoli da sfogliare.

Natale è una condizione dell'anima.
È il lunedì mattina presto in ufficio e il venerdì sera a lavoro, con le mani stanche e un mal di testa mica da ridere.
Una parola d'amore nel bailamme della quotidiana frenesia.
Una carezza gentile a chi non se l'aspetta.
Una carità non pubblicizzata, solo sentita.
È primavera e ferragosto.
È tutti i giorni.  


Per il semifreddo:
90 g albumi
60 g zucchero
3 cucchiai d’acqua
180 g panna lucida
50 g pistacchi pralinati
50 g scorze di arance candite di Noto tagliate a cubetti
25 g cioccolato di Modica tritato


Per i pistacchi pralinati:
50 g pistacchi interi pelati
8 g acqua
25 g zucchero

un pezzetto di burro


Per la salsa di ricotta:
60 g ricotta
10 g miele d’arancio
30 g panna fresca
arance candite q.b.

cioccolato a pezzetti q.b.

Per il semifreddo. Preparare la meringa all’italiana montando gli albumi con 15 gr di zucchero e portare lo zucchero restante insieme all’acqua ad una temperatura di 121°C. Quando lo sciroppo sarà arrivato a temperatura, versarlo a filo sugli albumi e continuare a mescolare fino a raffreddamento. Unire alla meringa i pistacchi, le arance e il cioccolato, poi aggiungere delicatamente la panna lucida. Versare nel contenitore prescelto e porre in freezer a riposare.

Per i pistacchi pralinati. In un pentolino portare l'acqua e lo zucchero a 119°. Riscaldare i pistacchi al microonde e versarli calde nello sciroppo, mescolando sempre, Quando saranno caramellati, allontanarli dal fuoco e aggiungere un pezzetto di burro.

Per la salsa di ricotta. Mescolare la ricotta col miele e la panna e passare al setaccio. Aggiungere gli altri ingredienti e conservare in frigorifero fino al momento di impiattare.

venerdì 6 dicembre 2013

Crema al mascarpone, ananas caramellato e crumble al pepe di Sichuan

Morbido è novembre, nel nome gentile.
Racconta di caldarroste roventi e di falangi veloci, a frugarne il tesoro.
Di loti zuccherini, rotondi come solo un ventre di donna sa esserlo.
E di foglie caduche, color del cielo quando è ora di tornare a casa.

Narra il tempo di un tempo che passa e si rinnova, ma non si ripete mai. 

Un nome che torna su capelli bambini.
Mani tremanti ad accompagnare spalle impavide.
Speranze alte poco più di un metro.
E ricordi lunghi una vita intera.

Il mare per stupirsi all'unisono, la mattina presto.
Le lenticchie con i superpoteri, insieme alla frutta magica e alla verdura più allegra che c'è.
Il tablet da spiegare, quando cambia il versus dell'insegnamento senza fare troppo rumore.

È il mese di nonni e nipoti, ma solo se hanno tempo da dedicarsi a vicenda.
Se possono scambiarsi gli occhi, e contagiarsi il buonumore.
Se possono intrecciare le dita di mani incredibilmente uguali, e crescere insieme.

La genetica non esiste, se non è declinata dai sentimenti.
I cromosomi sono fatti di notti bianche, e di giorni coloratissimi.
Il diritto è una questione d'amore, come d'altronde tutto il resto.



Per la crema al mascarpone:
4 tuorli
250 g mascarpone
4 cucchiai zucchero vanigliato


Per l'ananas caramellato:
1 ananas 
2 cucchiai di miele
1/2 baccello di vaniglia

Per il crumble al pepe di Sichuan:
150 g farina di riso
150 g farina di mandorle
150 g zucchero a velo
150 g burro morbido
q.b. pepe di Sichuan

Per il crumble. Impastare gli ingredienti tutti insieme, quindi fare riposare in frigorifero per un'ora circa. Staccare dall'impasto delle grosse briciole, versare su una leccarda da forno coperta di silpat e infornare a 160° fino a colorazione.

Per la crema al mascarpone. In una ciotola posta sopra un leggero bagnomaria montare i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Aggiungere il mascarpone e sbattere energicamente. Trasferire la crema in un sac à poche e riempire il fondo del bicchiere.

Per l'ananas caramellato. Sbucciare l'ananas e tagliarlo a cubetti. Fare sciogliere il miele in padella, aggiungere i semi del baccello di vaniglia e l'ananas a pezzi . Cuocere 10-15 minuti, finché l'ananas non sia caramellato, poi allontanare dal fuoco e fare freddare. 

Terminare i bicchieri distribuendo l'ananas a cubetti e il crumble al pepe Sichuan. Mangiare con amore, ché viene meglio.