L'attesa, fra tutti gli stati d'animo possibili, è quello più curioso.
È un'isola che non c'è a due passi dal tuo razionalissimo buonsenso.
Un iperuranio di pensieri, tutti profumati.
Un gap emotivo in cui ogni cosa è tecnicamente realizzabile.
È il momento di piccoli progetti per inseguire grandi sogni.
Del qui e adesso, e forse anche domani.
Del punto e basta, si chiude un libro e si cambia sceneggiatura.
Si abbandona la penna, si spegne il computer.
Le cianografie dei sentimenti, ormai, sono partite, impossibile azionare un civilissimo recall.
Step by step.
Chiudere la valigia.
Comprare del buon cioccolato.
Aspettare che venga il tempo.
180 g farina150 g zucchero di canna
120 g miele di acacia
110 g cioccolato bianco
2 uova
120 g olio di semi di arachide
120 r birra scura
1 cucchiaino e mezzo lievito
1 pizzico bicarbonato di sodio
1 pizzico sale
Versare in una pentola dai bordi alti la birra, aggiungere il miele, l'olio e portare a bollore. Allontanare dal fuoco, unire il bicarbonato e fare sciogliere bene. Aggiungere lo zucchero e il cioccolato tritato.
A parte sbattere le uova e unirle al composto, poi la farina setacciata col lievito e il sale. Versare in uno stampo da plumcake rivestito con carta forno e infornare a 180° per 50 minuti circa, verificando la cottura con uno stecchino.
Mangiare con il buongusto dell'attesa.