Ecco qui.
È uscito il primo numero della rubrica di cui abbiamo già parlato.
Lo riporto per intero, con le presentazioni e tutto il resto.
Amusez-vous...
Ci sono giorni importanti nella vita di un blog.
Giorni in cui c'è bisogno di vestirsi bene, trattenere il respiro e poi... andare in scena, cercando di restare quello che si è sempre stati, senza farsi falsare troppo dall'emozione.
Oggi è uno di quei giorni.
Un incontro importante, quello con Cult.
Il numero primo di una rubrica, dopo un'intervista deliziosa.
E allora, che fare?
Da dove cominciare?
Cominciamo come si conviene, dalle presentazioni.
Il resto, speriamo, verrà da sè.
Mi chiamo Alessandra Dammone, ho trentun'anni e nella vita sono un editor e una mamma, ma in ordine contrario di importanza.
Mi piacerebbe molto raccontarvi cosa sarà questa nuova rubrica, in che termini si esprimerà e in che modo potrebbe farvi compagnia col passare dei mesi e delle stagioni dalle pagine di questa rivista, ma adesso sinceramente non so immaginarlo, e non ho nessuna voglia di mentire.
Quindi, poiché di presentazioni trattasi, parlerò di quello che conosco meglio, cioè del mio blog, da cui questa rubrica prende il via, e lascerò da parte buone intenzioni ed edulcorate proiezioni per il futuro.
Piccola
pasticceria sperimentale nasce poco più di un anno fa dalla voglia di legare due aspetti importanti della mia
vita: una gola sfrenata che mi porta ad amare tutto ciò che è dolce, e
l'esigenza di scrivere e di condividere, che mi rende da sempre schiava
delle parole.
Il mio blog è nato così, quasi per caso, senza particolari ambizioni lettererarie nè culinarie.
Per dare sfogo a libere parole legate a libere ricette.
Per raccontare quello che amo mangiare e quello a cui mi capita di pensare mentre lo faccio.
È nato così, dicevamo.
Ma, oggi che è tempo di appuntamenti e di bilanci, posso dire che occupa un posto molto più importante nella mia vita, e nel mio cuore.
È diventato un luogo di incontro e di scambio con persone assolutamente sconosciute, molto spesso.
Un'occasione di interessanti spunti e collaborazioni lavorative, a volte.
Ma
soprattutto, da un punto di vista assolutamente personale, in qualche assurdo modo, è diventato
lo specchio della mia vita, narrato attraverso
il filtro di ricordi e sapori, di odori e progetti, di immagini e
consistenze.
Questo è quello che conosco meglio, il mio presente, e il modo migliore che conosco per presentarmi a voi.
Il resto, speriamo, verrà da sè.
La prima volta di questa rubrica sarà la ricetta di un dolce che fa parte della mia vita.
Non un cavallo di battaglia.
Piuttosto, un pezzo di cuore.
Per la base croccante:
300 g biscotti tipo Digestive
120 g burro
Per la mousse:
90 g pasta di pistacchi
210 g zucchero
220 g panna fresca
6 g gelatina in fogli
4 uova grandi
latte q. b.
Per decorare:
cioccolato bianco
pistacchi sgusciati
Fondere il burro, sbriciolare i biscotti nel bicchiere del mixer e unirvi il burro fuso. Riempire col composto di biscotti il fondo di un coppapasta e fare freddare in frigorifero per almeno un'ora.
Montare a lungo i tuorli con lo zucchero. Reidratare la gelatina in acqua fredda e scioglierla in poco latte riscaldato, poi unire il latte alle uova mescolando a filo. Aggiungere alla montata di uova la pasta di pistacchio, continuando a mescolare con una frusta.
Montare gli albumi e, separatamente, la panna e unire entrambi alla crema di pistacchi con una spatola, mescolando con movimenti delicati ma decisi dal basso verso l'alto.
Versare la mousse sulla base di biscotto e fare freddare in freezer per qualche ora.
Decorare con bottoncini di cioccolato bianco e pistacchi sgusciati.