lunedì 27 febbraio 2012

Gelato alla nocciola e mou

Oggi è lunedì e il lunedì, si sa, è pasticcero.

Anche se la mia mente è travolta da mille e più di mille parole luminose.
Anche se i miei polpastrelli dovrebbero digitare freneticamente presentazioni e schede editoriali che non hanno alcuna voglia di compilare.
Anche se il mio cuore sembra essersi incollato sul divano di casa, e non riuscire più a venir via.

Nonostante tutto... oggi è lunedì.
Il giorno del buon umore e dei buoni propositi.
Un progetto importante, o forse no.
Forse semplicemente un progetto, come tanti altri che ne sono passati.
Ma questo poco importa, perché oggi è lunedì.
Si torna alla vita vera, a quella fatta di bisogni primari, e di meravigliose risposte a questi bisogni.

Oggi è lunedì... che gelato sia. 



400 g latte intero fresco
4 tuorli
125 g zucchero
400 g panna
160 g latte condensato
3 cucchiai pasta di nocciole
4 cucchiai caramelle mou  

Versare il latte in un pentolino e portarlo a bollore. Mescolare brevemente le uova e lo zucchero con una frusta, unire il latte caldo e riportare sul fuoco lavorando con una spatola fino a velatura (82°). 
Allontanare la crema inglese dal fuoco, aggiungere il latte condensato, la pasta di nocciole, la panna liquida e le caramelle mou ridotte in piccoli pezzetti, quindi fare freddare il composto nel più breve tempo possibile e passarlo in gelatiera.

Mangiare di lunedì, e di buon umore.

martedì 21 febbraio 2012

Zabaglione al cioccolato di mia nonna

Ci sono giorni che passano così, in apnea.
Trascinandosi grigi in uno sterile autismo emotivo.
Senza respiro e senza sorrisi.

Poi, inaspettato come un fortunale d'agosto, torna il buon umore.
Si allarga il torace.
Le cose ritrovano il loro posto, e si collocano lì dove dovrebbero stare.
Dove qualcuno ha tracciato per loro sagome nette, e contorni precisi.

Torna improvvisa la voglia di cucinare, e di farlo per amore.
Ci si aggrappa ad un ricordo lontano.
Il pianoforte di mia nonna.
E il suo suono incantato, quando ero bambina. 
Mille anni fa.
Eppure se chiudo gli occhi, in qualche modo, magicamente, ancora adesso.



50 g cioccolato fondente
6 tuorli
100 g zucchero
80 g Marsala secco
2 cucchiai cacao amaro

Sciogliere il cioccolato al microonde.
Sbattere i tuorli con lo zucchero a bagnomaria, finchè saranno gonfi e spumosi.
Versare in una bastardella il Marsala, il cacao e il cioccolato fuso, e mescolarli bene, unire il composto ai tuorli e continuare a lavorare con una frusta per 15-20 minuti circa, finchè la crema sarà densa, avendo cura di non farla mai bollire.
Lasciare intiepidire lo zabaglione, poi versarlo nei bicchieri.
Fare freddare in frigorifero e completare con granella di meringhe (qui la ricetta). 
Mangiare con amore, e rispetto, sulle note di un Notturno di Chopin.

venerdì 17 febbraio 2012

Cheesecake alle fragole

La mia macchina fotografica, domenica sera, per terra, trascinata da un tornado alto poco più di un metro.
I miei occhi sul mondo, calpestati.
Le lenti che filtrano le immagini per me, affinchè siano delicate e si esprimano sottovoce, senza farmi del male, irrimediabilmente danneggiate.
Il mio cuore, infranto.
Giorni di passione, col fiato sospeso.
Adesso è tornata a casa.
Provata, certo, ma quasi salva.

Questa foto non è il frutto spontaneo del mio genio creativo.
Bello il risultato finale.
Ben scelte le luci, e piacevole l'inquadratura.
Ma se fosse dipeso solo da me e dal mio cuore... avrei fatto una foto piccola piccola, magari fuori fuoco e rumorosa, e l'avrei scattata col cellulare.
Una foto piccola piccola, a raccontare la meraviglia di tornare a casa... comunque.


Per la base di biscotto:
250 g biscotti Digestive
120 g burro

Per la crema al formaggio:
200 g formaggio spalmabile
200 g ricotta freschissima
500 g panna liquida
100 g zucchero semolato
la scorza di due mandarini biologici
un cucchiaino di essenza di vaniglia

Per la base di biscotto. Scogliere il burro nel microonde. Versare i biscotti nel bicchiere del mixer e ridurli in polvere. Unire il burro fuso e amalgamarlo ai biscotti sbriciolati. Versare il composto sul fondo di un bicchiere o di un piccolo anello da pasticceria foderato di acetato, e pigiarlo bene con l'aiuto del dorso di un cucchiaio. Fare freddare in frigorifero per un paio d'ore.

Per la crema al formaggio. Lavorare a lungo il formaggio spalmabile, la ricotta setacciata e lo zucchero con una spatola, aggiungere la scorza grattugiata dei mandarini e l'essenza di vaniglia, poi incorporare la panna lucida, con movimenti delicati, dal basso verso l'alto. Versare il composto in una sacca da pasticceria e colarlo sulla base di biscotto rassodata. Fare riposare in frigo.

Per la copertura:
fragole 

Tagliare le fragole in piccoli pezzetti e distribuirle sopra la crema al formaggio.

Mangiare scompostamente.

sabato 11 febbraio 2012

Crema golosa al kiwi

Una giornata di neve, o quasi.
In testa una melodia che viene da un'estate lontana.
Negli occhi la necessità di onde salate.
Nelle gambe l'urgenza di una corsa al parco, in buona compagnia.
Sulla pelle il bisogno di un abbraccio sincero.
Che sia capace di spazzare via il freddo.
Di cancellare tutta questa pioggia.
E di farmi dimenticare l'inverno.


3 kiwi maturi
1 limone biologico 
1 cucchiaino essenza di vaniglia
2 uova
60 g zucchero
50 g burro
2 cucchiaini amido di riso

Sbucciare i kiwi e frullarli insieme alla scorza grattugiata e al succo di limone, allo zucchero e all'essenza di vaniglia.
Fondere il burro al microonde e sbattere le uova.
Versare la polpa di frutta in una bastardella sopra un leggero bagnomaria. Unire il burro fuso, le uova sbattute e l'amido di riso. Lavorare la crema con una frusta finchè non avrà raggiunto la consistenza desiderata.
Versare nei bicchieri e fare raffreddare in frigorifero.

giovedì 9 febbraio 2012

Cantucci di Prato

Vanno bene i jeans intelligenti, che entrano ed escono da soli senza farmi fare la fatica di doverli sbottonare.
Va bene che il mio cane, se ceno da sola, non fa nemmeno lo sforzo di alzarsi dalla cuccia, perché già sa che tanto non mangio mica niente di interessante.
Va bene anche che, a tradimento, chiunque cerchi di farmi ingurgitare qualche porcheria, con la scusa che "tanto me lo posso permettere".
Va bene tutto.
Ma tutti quei baldanzosi reggiseni che mi guardano ogni mattina con l'aria triste, sconfitti da tale mancanza di lavoro... sono un'ingiustizia che proprio non posso tollerare.
Ipercalorici biscottini per me, stasera. 


400 g farina
250 g zucchero
3 gr bicarbonato
200 g mandorle dolci, con la buccia
50 g pinoli
2 uova
2 tuorli
1 pizzico di sale


Setacciare insieme le polveri. Unire le uova, lo zucchero, le mandorle e i pinoli. Impastare fino ad ottenere un composto omogeneo e piuttosto sodo. Se occorre, modificare la consistenza con farina, o latte.
Spolverizzare di farina il piano di lavoro e formare con l'impasto ottenuto dei rotoli di tre cm circa di diametro.
Adagiare i rotoli su una leccarda da forno coperta di silpat e infornare a 180° per dieci minuti.
Estrarre i rotoli dal forno e tagliarli in diagonale, poi infornare per altri 5 minuti alla stessa temperatura.

martedì 7 febbraio 2012

Biscotti di farina gialla all'arancia

Questo, senza ombra di dubbio, è il momento che preferisco.
Nella nascita di un libro, nell'organizzazione di un mostra o nell'ideazione di un dolce.
Questo momento, e nessun altro.
Quando non c'è assolutamente niente, se non una montagna di materiale vario e indefinito da sistemare.
Quando non ci sono progetti, capitoli, nè cataloghi, ma soltanto un mucchio di sentimenti e qualche vaga idea su come esprimerli. 
Quando ogni cosa è avvolta nella nebbia, e tutto può succedere.
Questo, di gran lunga, è il momento che preferisco, e quello per cui ne vale sempre la pena.
Che si tratti di parole, di fotografie o di ingredienti, poco cambia.
Tutto comincia sempre allo stesso modo: con una nuova cartella sul mio computer.
Poi passano i giorni, i mesi a volte, e si sistemano le idee, si incanalano le emozioni.
Tutto, poco alla volta, trova posto, e torna a casa.
Lì, nell'unico posto dove è giusto che sia. 
Lì, da dove in fondo non si è mai mosso. 


175 g farina 00
200 g farina gialla finemente macinata
100 g zucchero
100 g burro morbido
2 uova
la scorza di un'arancia grattugiata

Mettere tutti gli ingredienti nel bicchiere del mixer e frullarli fino ad ottenere un composto omogeneo. Fare raffreddare in frigo per mezz'ora circa. 
Formare i biscotti sul palmo delle mani, bagnando la punta delle dita per lavorare più facilmente. Posizionare i biscotti su una leccarda da forno coperta di silpat, ben distanziati tra loro perché aumenteranno di volume durante la cottura. Spolverizzare con zucchero semolato. Infornare a 170° per 15 minuti circa.

domenica 5 febbraio 2012

Dolcetti alla cannella

Romantica.
Così mi sento oggi.
Al di là di ogni ragionevole motivo per esserlo. 
Forse perché la febbre, finalmente, comincia a scendere.
O forse perché... il cuore batte, ed è impaziente. 

Ad ogni modo, qualunque sia la causa di questo nuovo e improvviso stato di grazia, bisogna approfittarne, e cucinare.
Perché si sa, cucinare con amore è tutta un'altra storia.


250 g farina
250 g zucchero
1 cucchiaino cannella in polvere
2 cucchiaini lievito chimico
2 uova
250 g latte
125 g burro fuso
3 cucchiaini di zucchero per finire
3 cucchiaini di cannella per finire


Setacciare insieme la farina e il lievito, unire lo zucchero e la cannella e versare in una ciotola capiente. Formare una fontana al centro e versarvi le uova leggermente sbattute con il latte. Lavorare con i rebbi di una forchetta, aggiungere il burro fuso e amalgamarlo senza lavorare troppo il composto.
Versare metà del composto in una teglia imburrata e foderata di carta da forno, spolverizzare con metà dello zucchero mescolato alla cannella, versare il composto rimanente e terminare con l'altra metà dello zucchero.
Infornare a 180° per 30 min circa.
Fare raffreddare, tagliare in monoporzioni e servire.
Mangiare in un sospiro.

Con questa foto e questa ricetta partecipo a "Cucinando con il cuore - Il contest degli innamorati", perché ad un invito così garbato non si poteva dire di no e perché poi... innamorati in fondo lo siamo un po' tutti.

sabato 4 febbraio 2012

Sorbetto all'ananas

Stamattina mi sono alzata con una voglia incontenibile. 
Un desiderio del tutto irragionevole se considero l'ennesima notte in bianco, la febbre ancora alta e i jeans che riesco a indossare senza nemmeno bisogno di sbottonare.
Eppure... mi sono svegliata con una improvvisa voglia di tip tap. 
Perché l'allegria non è una questione di salute.
E il tip tap, si sa, è un sorriso del cuore.



Dal genio italo-arabo della mia amica Stefania: 
1 confezione di ananas sciroppato 

Svuotare il contenuto del barattolo (frutta e sciroppo) nella ciotola del mixer, e frullare. Versare il composto così ottenuto in un contenitore abbastanza capiente, e porre in freezer a solidificare per 12 ore. Trascorso questo tempo, rompere la lastra ghiacciata di frutta in grossi pezzi e passarla nuovamente nel mixer.
Servire in fretta, ma con eleganza.

venerdì 3 febbraio 2012

Gelatine di macedonia

Le parole sono tutto. 
Non so se questa sia una legge universale, ma per me funziona così.
E non solo da quando il mio destino professionale, e il mio cuore, si sono legati a quelli di una piccola ma intrepida casa editrice.
No, è così da sempre.

I ricordi più belli sono carichi di parole, insieme a quelli più brutti.
Il primo amore è nato in mezzo a tante parole, e anche l'ultimo.
Le parole sono tutto, e sono ovunque.
Meglio dare loro il rispetto che meritano.


3 dl vino rosso
3 dl acqua
70 g zucchero semolato
1 limone
1 arancia
16 g gelatina
500 g frutta mista

In una pentola portare a bollore il vino con l'acqua e lo zucchero. Fare cuocere per qualche minuto, poi spostare dal fuoco e fare raffreddare. Quando la temperatura avrà raggiunto i 50°, aggiungere il succo del limone, quello d'arancia e la gelatina reidratata in acqua fredda, mescolare il composto e portare a temperatura ambiente.
Distribuire la frutta nei bicchierini monoporzione, dopo averla mondata e tagliata a pezzetti, e coprirla con la gelatina.
Fare solidificare in frigo.  
Consumare in quantità multiple di due.

giovedì 2 febbraio 2012

Cupcake con glassa fondente

Maledetta influenza.
I bagni di ghiaccio ancora no, non li avevo fatti.
Eppure stanotte, arrivata a quasi 40 di febbre, ho dovuto cedere, e sono stata subito meglio.
Non ho fame.
Mi trascino dal letto alla libreria e dalla libreria al letto con la vitalità di un bradipo (perché il savoir-faire del drago di Komodo, ahimé, oggi non è alla mia portata).
Non ho nemmeno sete.
L'unica cosa che vorrei è... sentire un odore buono, odore di casa, riconoscere quella risata sincera, poi chiudere gli occhi, e riposare.



Per i cupcake:
40 g burro fuso 
60 g yogurt bianco
1 uovo
100 g zucchero
110 g farina
7 cucchiai latte intero
1 cucchiaino baking

Per la glassa fondente:
50 gr cioccolato fondente
1/2 cucchiaio sciroppo d'acero

12 gr di burro a temperatura ambiente

Per i cupcake. In una bastardella mescolare latte, uova e yogurt, lavorandoli con una frusta. Unire al composto gli ingredienti secchi miscelati tra loro e lavorare il meno possibile. Riempire per due terzi i pirottini ordinatamente disposti in una teglia e infornare a 170° per 20 minuti circa.

Per la glassa. Tritare il cioccolato finemente e farlo sciogliere a bagnomaria. Quando sarà sciolto, spostare il pentolino dal fuoco, aggiungere lo sciroppo d'acero, il burro, lavorare il composto con una spatola e fare raffreddare.
Non appena la glassa sarà abbastanza consistente, spalmarla sulla superficie dei cupcake in modo deliziosamente imperfetto.