C'era un tempo, nella mia vita, in cui avevo granitiche certezze.
Il bianco e il nero.
Il rosso, a volte.
Ma il grigio mai.
C'era un tempo in cui il passato e il futuro erano zone franche, dove pensavo che tutto il bene possibile si fosse già realizzato o si sarebbe materializzato a breve.
C'erano luoghi da evocare e posti da immaginare.
C'era qualcuno a proteggermi le spalle, perché andare più lontano sembrasse senza paura, e qualcun altro a coprire di luce lo spazio di ogni ricordo.
C'erano presenze silenziose, e garbate, perché il mio incedere sembrasse solitario e i miei occhi ignorassero il buio.
Oggi, che vorrei dimenticare di avere un passato e avere una seppur minima cognizione dei luoghi che popoleranno il mio futuro, oggi che il mio compito più importante è proteggere le sue spalle e riempire i suoi ricordi, oggi che dubito di tutto tranne di quello che voglio, oggi... vivo nelle parole luminose del presente, e non ho altre certezze.
800 g ribes nero
1 mela
350 g zucchero
2 cucchiai d'acqua
1 baccello di vaniglia
il succo di mezzo limone
Lavare i ribes e asciugarli bene. Versarli in una pentola a fondo spesso, aggiungere l'acqua e fare scaldare dolcemente finché le bacche si saranno aperte. Mettere i ribes in uno strofinaccio di mussola e strizzarlo bene. Versare il succo così ottenuto in pentola insieme alla vaniglia, lo zucchero, il limone, la mela e fare cuocere a fiamma vivace per una ventina di minuti. Versare la marmellata bollente nei barattoli sterilizzati e ancora caldi. Capovolgere e fare freddare al buio.
Accompagnare con una buona dose di parole luminose, ché la settimana è lunga da fare passare.
2 commenti:
Ed è una gran ricchezza riuscire a farlo, Alessandra, così come poter vedere tutte le infinite sfumature dei colori della vita :-)
Le mie amiche... di che colore sarebbe la mia vita senza di loro?
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