Luglio, da quando sono dotata di armadi da mettere in ordine, vuol dire soltanto vestiti di lino.
Camicie bianche a cui svoltare le maniche, hot pants incredibilmente bon ton, docili pantaloni per accompagnare torride giornate in ufficio, macrogonne dall'aria retrò e microgonne da toglierti il respiro... il tutto accomunato dalla stessa rigida fibra delle meraviglie.
Può essere grezzo, che irrita un po' la pelle, ma ti fa sentire ancora irragionevolmente giovane e giustificabile.
Raffinato fino a diventare batista, ad accarezzarti le spalle e i pensieri.
Colorato, per rendere più leggere le passeggiate in centro.
Candido, ad imbiancarti la coscienza o a regalarti un sospiro su gioie inattese.
In ogni caso... soltanto lino.
Perché un vestito di lino funziona allo stesso modo del tuo amore che dura da tanto, ormai.
Può essere stropicciato e aver perso l'appretto dei primi tempi, certo, ma è anche l'unico posto al mondo in cui ti senti a casa e che non ti viene a noia, quando cala la sera.
Per la frolla:
140 g farina
12 g cacao amaro
1/4 cucchiaino sale
115 g burro pomata
75 g zucchero a velo
1 cucchiaino estratto di vaniglia
Per il ripieno e la copertura:
3 arance biologiche
250 g ricotta
180 g zucchero
8 g gelatina
50 g zucchero a velo
pistacchi sgusciati
Setacciare insieme la farina e il cacao. Montare il burro con lo zucchero, aggiungere l'estratto di vaniglia e la miscela di polveri, raccogliere l'impasto e farlo riposare in freezer per mezz'ora circa. Stendere la frolla e usarla per foderare uno stampo da crostata, bucare il fondo con i rebbi di una forchetta e infornare in bianco a 160° per 30 minuti circa.
Tagliare un’arancia in fette sottili e cuocerle a fuoco moderato con lo zucchero e 200 gr d’acqua finché non diventano trasparenti.
Cuocere le arance rimaste in una pentola coperte d’acqua per 30 minuti, poi scolarle, tagliarle a pezzi e frullarle insieme allo zucchero a velo e alla ricotta fino ad ottenere una crema liscia e omogenea. Unire la gelatina reidratata in acqua fredda e sciolta a fuoco basso.
Versare la crema di arance e ricotta nel guscio di pasta frolla, fare freddare in frigo per qualche ora, poi decorare con le fette di arancia candita e i pistacchi tritati.
6 commenti:
Nonostante sia quasi "maniacale" nella ricerca della perfezione, sai che adoro anch'io i vestisi di lino? E più sono stropicciati e "vissuti" più mi piacciono. Mi ci sento "libera" dentro :) Favolosa questa crostata, con uno dei binomi che più amo. arance e cioccolato. Un bacio, buona serata
Maniacale anch'io, ma il lino... il lino... è musica per la pelle, soprattutto per la mia! E se hanno quell'aria un po' vintage... ancora meglio!
Buona serata Fede, un bacio grande.
è superlativa grazie per la ricetta quelle arance caramellate e poi frullate e messe nella frolla sono un tocco magico. mi tocca andare a comprare le arance oggi assssolutamente. un bacio mony
Ti tocca andare oggi, sì... è davvero buona questa crostata. A casa è durata meno due giorni... e per fortuna che eravamo tutti a dieta!
wow!!! ha un aspetto invitante davvero irresistibile, felice di averti incrociata oggi se ti va vienimi a trovare ciao rosa
http://kreattiva.blogspot.it
Rosa... grazie dei complimenti.
Vengo senz'altro a farmi un giro dalle tue parti.
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