martedì 24 luglio 2012

Cocktail estivo al latte meringato

La noia, fra tutte le possibili affezioni dell'animo, è quella che mi disturba di più.

Non ha suggestioni dinanzi alle quali valga la pena di alzare le mani e arrendersi.
Non ha lusinghe con cui solleticare la tua vanità, qualunque essa sia.
Non riesce ad accarezzare i lobi delle tue orecchie, anche se hai scoperto che ci vuole così poco.
Non ha la potenza creativa della malinconia, là dove ogni cosa diventa possibile e le storie trovano vestiti di parole, cuciti su misura per incarnarle.

Non ha il fascino del dolore, con la sua altera dignità da mantenere.

È un malessere sottile, la noia.
Una foto rumorosa.
Il ticchettio che ti impedisce di concentrarti.
L'incipit che non riesci a scrivere.
La paura che, più di tutte, non hai voglia di ammettere.



1 mango
3 albicocche
150 g latte
40 g meringhe

Lavare le albicocche, privarle del nocciolo, frullarle insieme alla polpa del mango e versare il composto ottenuto nel bicchiere.
Frullare il latte nel mixer con le meringhe e versare sopra la frutta.
Servire fresco, contro la noia.

giovedì 19 luglio 2012

Gelo di limone e lime

Capita a volte, nella vita, di incrociare occhi belli.

Di sentirli addosso, durante il giorno, puliti e chiacchierini.
Di avvertire in qualche modo il peso della loro felicità, anche se la loro felicità è altrove da qui.
Occhi così belli che ti viene voglia di accarezzarli, e custodirli tra i beni più preziosi.
Così puliti che li vorresti chiedere in prestito, solo per un po', per poi restituirli a chi di spettanza.
Così sani che ti viene voglia di prenderli per mano, e regalare loro le meraviglie della terra, tutte insieme: le dita tra i ricci prima di dormire, una piccola coda che si muove a festa, il profumo del forno di casa la domenica mattina, un libro importante sul comodino, la testa stretta al petto che sai.

Mi capita a volte di inciampare in quegli occhi, e di continuare a fissarli inebetita, per poi chiedermi se per caso, in questo modo, un po' della loro incredibile purezza possa mai passare attraverso i miei.





500 g succo di melone
2 lime
40 g amido
zucchero

Filtrare il succo del melone, aggiungere il succo e le scorze del lime, zucchero a seconda della dolcezza del frutto e l'amido. Portare sul fuoco e mescolare finché non spicca il bollore. Allontanare dal fuoco, eliminare le scorze del lime e fare freddare in frigo.

Mangiare con occhi puliti e chiacchierini.

venerdì 13 luglio 2012

Crostata alle arance

Da oggi, su Cult.

Luglio, da quando sono dotata di armadi da mettere in ordine, vuol dire soltanto vestiti di lino.

Camicie bianche a cui svoltare le maniche, hot pants incredibilmente bon ton, docili pantaloni per accompagnare torride giornate in ufficio, macrogonne dall'aria retrò e microgonne da toglierti il respiro... il tutto accomunato dalla stessa rigida fibra delle meraviglie.
Può essere grezzo, che irrita un po' la pelle, ma ti fa sentire ancora irragionevolmente giovane e giustificabile.
Raffinato fino a diventare batista, ad accarezzarti le spalle e i pensieri.
Colorato, per rendere più leggere le passeggiate in centro.
Candido, ad imbiancarti la coscienza o a regalarti un sospiro su gioie inattese.


In ogni caso... soltanto lino.


Perché un vestito di lino funziona allo stesso modo del tuo amore che dura da tanto, ormai.
Può essere stropicciato e aver perso l'appretto dei primi tempi, certo, ma è anche l'unico posto al mondo in cui ti senti a casa e che non ti viene a noia, quando cala la sera.





Per la frolla:
140 g farina
12 g cacao amaro
1/4 cucchiaino sale
115 g burro pomata
75 g zucchero a velo
1 cucchiaino estratto di vaniglia

Per il ripieno e la copertura:
3 arance biologiche
250 g ricotta
180 g zucchero
8 g gelatina
50 g zucchero a velo
pistacchi sgusciati

Setacciare insieme la farina e il cacao. Montare il burro con lo zucchero, aggiungere l'estratto di vaniglia e la miscela di polveri, raccogliere l'impasto e farlo riposare in freezer per mezz'ora circa. Stendere la frolla e usarla per foderare uno stampo da crostata, bucare il fondo con i rebbi di una forchetta e infornare in bianco a 160° per 30 minuti circa.

Tagliare un’arancia in fette sottili e cuocerle a fuoco moderato con lo zucchero e 200 gr d’acqua finché non diventano trasparenti.
Cuocere le arance rimaste in una pentola coperte d’acqua per 30 minuti, poi scolarle, tagliarle a pezzi e frullarle insieme allo zucchero a velo e alla ricotta fino ad ottenere una crema liscia e omogenea. Unire la gelatina reidratata in acqua fredda e sciolta a fuoco basso.

Versare la crema di arance e ricotta nel guscio di pasta frolla, fare freddare in frigo per qualche ora, poi decorare con le fette di arancia candita e i pistacchi tritati.

mercoledì 11 luglio 2012

Mousse al cioccolato, arancia e mandorle pralinate


Ci sono lunedì che, incredibilmente, arrivano di martedì. 


Inconfondibili, con la loro carica di struggente nostalgia e le scadenze da rispettare. 
Con una dose di malumore tale che è un mistero capire come abbia fatto ad entrare in una stanza chiusa. 
Con una valanga di posta da sbrigare: tutte le mail che aspettavi, ma proprio tutte, tranne l'unica che ti avrebbe fatto piacere.
Con le parole che non vengono, anche se sono il tuo mestiere.
Con i sentimenti che invece decidono di farsi sentire, anche se hai alzato il volume della musica e non hai nessuna voglia di starli ad ascoltare.

Con il suo ordinario abito grigio, ieri, è arrivato lunedì.





Per il Pan di Spagna al cioccolato:
5 uova grandi
180 g zucchero
180 g burro
180 g cioccolato fondente
180 g farina debole
12 g baking


Per la mousse di cioccolato all'arancia:
300 g zucchero
90 g acqua
300 g cioccolato
60 g pasta d'arancia
1 cucchiaio succo d'arancia
150 g tuorli
100 g uova intere
12 g gelatina 

1 l panna fresca


Per la glassa a specchio:
300 g panna fresca
150 g cacao
450 g zucchero
350 g acqua

16 g gelatina

Per le mandorle pralinate:
250 gr mandorle intere pelate
40 gr acqua
125 gr zucchero
un pezzetto di burro

Fondere separatamente burro e cioccolato, poi mescolarli insieme. Setacciare la farina col lievito. Montare i tuorli con 2/3 dello zucchero e gli albumi con lo zucchero restante. Unire ai tuorli la miscela di burro e cioccolato, le polveri e infine la meringa, con movimenti decisi da delicati.
Infornare a 170° per 40 minuti circa.
Fare freddare e tagliare in dischi con l'aiuto di un cerchio da pasticceria.

Per la mousse. Fare uno sciroppo con acqua e zucchero a 121°. Unire a filo lo sciroppo alla miscela di uova e tuorli e mescolare fino a competo raffreddamento. Sciogliere il cioccolato a bagnomaria e unirvi la pasta d'arancia. Reidratare la gelatina e scioglierla nel succo d'arancia riscaldato. Unire alla montata di uova il cioccolato e la gelatina, poi aggiungere delicatamente la panna lucida.

Per la glassa. In un pentolino versare la panna, il cacao, lo zucchero e l'acqua e portare a 103°, poi allontanare dal fuoco. Reidratare la gelatina e unire al composto quando avrà raggiunto i 70° circa. 


Per le mandorle pralinate. In un pentolino portare l'acqua e lo zucchero a 119°. Riscaldare le mandorle al microonde e versarle calde nello sciroppo, mescolando sempre, Quando saranno caramellate, allontanarle dal fuoco e aggiungere un pezzetto di burro.

Per il montaggio. Adagiare sul fondo di un cerchio da pasticceria rivestito di acetato un disco di Pan di Spagna e inumidirlo con una bagna al Cointreau. Con una tasca da pasticceria versarvi sopra la mousse di cioccolato e arancia e porre il tutto nel freezer. Quando la base sarà congelata, versare la glassa al cioccolato ad una temperatura di 42°. Terminare decorando con le mandorle pralinate.

Mangiare con paziente malumore.

lunedì 2 luglio 2012

Biscotti al latte

Certi libri sono Schegge di felicità.

Come il più grande degli amori ti spaccano il cuore, per poi risanarlo secondo sconosciute geometrie.
In qualunque anfratto ti sei affannato a nasconderti per non farti sorprendere dal quotidiano, ti riportano a casa, con la straordinaria semplicità di verbo e complemento.
Ti mostrano la meraviglia delle attese, con le parole sussurrate e la paura di essere soli.
Ti insegnano che una virgola, a volte, cambia tutto.

E ti spiegano che niente è facile, tranne l'incipit.


250 g farina
70 g zucchero
50 g burro fuso
70 g latte
la scorza grattugiata di un'arancia biologica
1 cucchiaino di cannella
8 g baking

Amalgamare tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto omogeneo e fare riposare in frigorifero.
Tagliare i biscotti in pezzi regolari da 8 cm circa e rigarne la superficie con i rebbi di una forchetta.
Cospargere di zucchero e infornare a 180° per 12 minuti o poco più.

Mangiare in numero dispari, aspettando che sia ancora venerdì.