Senza pelle è un modo d'essere rischioso.
È una buona idea per la frutta secca e a volte anche per il pomodoro.
Ma per le persone è una realtà complessa da sostenere.
È senza soluzione di continuità tra il grande e il minuscolo.
Senza filtri possibili tra le parole degli altri e il proprio sentire.
Senza pausa da niente, mai, per nessun motivo.
Senza pelle è una condanna sottile.
È una benedizione ambigua.
Senza pelle sono io.
Per il cake:
100 g burro morbido
360 g farina debole
200 g farina di pistacchi
360 g zucchero a velo
la scorza di 1 limone bio grattugiata finemente
4 uova
400 g panna da montare
20 g baking
2 cucchiai pasta di pistacchi
Per la glassa al cioccolato bianco:
100 g cioccolato bianco
10 g burro
Per terminare:
50 g pistacchi sgusciati non salati, tritati grossolanamente al coltello
Per il cake. Unire lo zucchero al burro morbido e montare in una boule o nella planetaria. Aggiungere le uova, poco per volta, e la scorza di limone, quindi unire la panna e la pasta di pistacchi, poi farina di pistacchi e la farina e il baking, setacciati insieme. Quando il composto sarà ben omogeneo, trasferire in uno stampo da plumcake imburrato e infarinato e cuocere a 170° C fino a cottura, per un’ora circa. Se il cake tende a scurirsi troppo, coprire la superficie con alluminio e continuare a cuocere finché non risulti completamente asciutto.
Fare freddare su una gratella per dolci.
Per la glassa. Sciogliere insieme il cioccolato bianco col burro. Quando il cake sarà completamente freddo, glassarlo aiutandosi con un pennello e ricoprirlo con la granella di pistacchi.