Che poteva rimarginare ferite.
Lavare via le più impermeabili tra le paure.
Chi avrebbe immaginato che dopo averla elusa così a lungo, si poteva tornare a cercane gli abbracci, e il morbido languore.
Strana cosa è la vita, nelle sue imprevedibili circonvoluzioni.
Quello che ieri era panico adesso è sollievo.
Quanto era invalicabile tabù oggi è ristoro dagli affanni.
La tempesta più nera diventa porto sicuro, e riposo.
Benedetti siano gli umidi istanti e i millimetri di pace.
E Pessoa, insieme a tutte le sue parole.
Per il cake:
210 g farina debole
2 tsp e 1/4 baking
un pizzico di sale
3 tbs foglie di timo fresche e tritate
2 uova
240 g yogurt greco intero
la scorza di due limoni bio
150 g olio di semi di girasole
250 g zucchero semolato
1/2 bacca di vaniglia
Per lo sciroppo:
100 g succo di limone
100 g zucchero semolato
Per il cake. In una boule setacciare la farina con il lievito, aggiungere il sale e le foglie di timo tritate. Nella ciotola della planetaria miscelare insieme le uova, lo zucchero, i semi della bacca di vaniglia, la scorza di limone grattugiata, lo yogurt e l’olio di semi, quindi unire gli ingredienti secchi poco alla volta, e miscelare bene.
Versare in uno stampo da cake coperto di carta forno e infornare a 180 C per 50 min circa, verificando la cottura con uno stecchino.
Per lo sciroppo. Versare il succo di limone in un pentolino, aggiungere lo zucchero. Portare sul fuoco mescolando, finché lo zucchero non sia completamente sciolto. Allontanare dal fuoco.
Sfornare la torta e farla raffreddare per qualche minuto, quindi capovolgerla, bucarla con uno stecchino e bagnarla bene con lo sciroppo.
Servirla con qualche fogliolina di timo, e sorrisi grati.
Sfornare la torta e farla raffreddare per qualche minuto, quindi capovolgerla, bucarla con uno stecchino e bagnarla bene con lo sciroppo.
Servirla con qualche fogliolina di timo, e sorrisi grati.
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