mercoledì 31 dicembre 2014

Tarte al limone e cocco

A volte vorrei che lo spinning fosse solo uno sport.
Sarebbe più facile lasciarlo per strada, quando devo.
Trascurarne i richiami.
Ignorarne le lusinghe.

Mi piacerebbe che non fosse il collettore della sensazione di benessere di tutta la mia settimana.
Che non ci fossero amici, lì dentro, ma solo atleti.
Che fosse un’attività asettica e sterile di sentimenti, come tutte le volte che qualcuno si confronta con se stesso, e solo con sé.

C’è un punto di non ritorno in ogni lezione.
Di solito lo incontro intorno al ventesimo dei nostri 80 minuti, ma a volte prima, durante il riscaldamento.
Un momento in cui, senza alcun motivo armonico, ho il fiato corto e le gambe pesanti.
È il momento del forse lavoro troppo, del forse ho mangiato poco e del certo non sono allenata abbastanza.
Un momento di stallo, mentale, prima ancora che fisico, quando ho voglia di scendere dalla bike, salutare tutti, e andare molto lontano.
Poi, ogni volta, succede un miracolo.
Un piccolo miracolo.
Un miracolo sportivo e metropolitano.
Un miracolo emotivo.

Chiudo gli occhi, per un minuto che dura un'eternità.
E li riapro.
Respiro il respiro di chi ho di fronte.
Muovo muscoli che non sono i miei.

È una carezza sui pedali.
Spinta e trazione, senza fermarsi.
Il peso del corpo, dietro.

Spezzo il respiro e ritrovo le mie gambe.
Ci sono tutte, in tensione, dai glutei al tallone.
Si muovono, e lo fanno bene.
Non avverto più la fatica, si liquefà la tensione.

E in quel momento, ogni volta, benedico lo spinning.
Chi me lo ha insegnato e trasfuso nelle vene.
Chi lo pedala accanto a me.

Il sudore.
La passione.
Una sana stanchezza.
Ogni volta, è come volare.



                           

Da una ricetta di Cristophe Michalak

Per la crema al limone:
3 uova
150 g zucchero semolato
2 limoni
2 g gelatina in fogli
180 g burro

Per la sablée ricostruita:
175 g cocco rapé
50 g burro

Per il dressage:
1 limone verde
briciole di meringa

Per la crema al limone. Fare rinvenire la gelatina in acqua fredda. In un pentolino mettere le zeste dei limoni insieme a 150 gr di succo, lo zucchero, la gelatina, le uova e portare fino a 85° C. Fare raffreddare. Quando la preparazione avrà raggiunto 45° C, aggiungere il burro a pezzi ed amalgamare bene. Trasferire in un sac à poche e fare riposare 24 h in frigorifero.

Per la sablée. Fondere il burro. Ridurre il cocco in polvere nel bicchiere del mixer, quindi aggiungere il burro fuso. Trasferire il composto sul fondo di un cerchio da pasticceria, e schiacciarlo bene con l'aiuto del dorso di un cucchiaio. Fare riposare in frigorifero.

Dressage. Con un sac à poche e una bocchetta liscia, dressare la crema al limone sulla base al cocco, formando tanti piccoli ciuffetti. Mettere qua e là qualche pezzo di limone verde pelato a vivo e un po' di zeste di limone grattugiate. Mangiare ben freddo.