Ci hanno insegnato così.
Che la vita è una e ha una sola direzione.
Che a non pettinarsi i capelli appena svegli si finisce per ingarbugliare i pensieri.
Che a correre troppo e troppo in fretta si perde il fiato, e si rischia sempre di rimetterci le caviglie.
E invece una qualunque mattina senza poesia capita di svegliarsi con una strana sensazione.
Non esattamente un dolore, niente a che fare col cuore.
Piuttosto una rivelazione precisa alla bocca dello stomaco.
L'affilata percezione di avere perso qualcosa strada facendo.
Di non avere visto il bivio.
Di avere i pensieri troppo in ordine.
Di aver corso molto, ma mai abbastanza per perdere davvero il fiato.
Di avere caviglie piacevolmente sottili, ma ancora maledettamente sane.
300 g farina
2 uova
180 g zucchero di canna
160 g latte fermentato
100 g olio di semi
4 cucchiaini lievito
un pizzico di sale
100 g gocce di cioccolato fondente
2 pere mature
Sbucciare le pere e tagliarle in piccoli pezzi. Sbattere leggermente le uova con lo zucchero, il latte fermentato e l'olio. Aggiungere progressivamente la farina, il sale, i pezzi di pera, le gocce di cioccolato e il lievito, senza mescolare troppo. Versare il composto in uno stampo da plumcake foderato di carta da forno e infornare a 180°.
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