martedì 13 maggio 2014

Cake al cioccolato, banana, uvetta e rum

Ci sono cose destinate a non cambiare.

Passano i mesi, poi anche gli anni.
Mutano le stagioni e gli attori protagonisti.
Allentiamo i nostri muscoli e perdiamo un po' della miope supponenza che ci ha accompagnato per tanto tempo.

Cambiano molte cose nel frattempo.
La nostra routinaria quotidianità
Le abitudini alimentari.
Il nostro stesso concetto di priorità.

Ma altre invece non cambiano mai.
La potenza della reciprocità degli sguardi, perfino dietro le lenti.
L'esigenza di condividere, come sempre, nonostante tutto.
Una familiarità che non è più, eppure non ha mai cessato di esistere.

È stupido dire di no.
Perdiamo tempo a puntare i piedi.
È così, inutile opporsi.



Per l'uvetta:
60 g uvetta
5 g rum bianco
acqua q.b.

Per il cake:
80 g cioccolato fondente al 60%
100 g burro
40 g zucchero
20 g zucchero muscovado
1 tuorlo
3 uova
200 g purea banane molto mature
40 g nocciole in polvere
40 g grué di cacao
50 g farina
4 gr lievito chimico
150 g cioccolato al latte 
rum scuro q.b.
noce moscata q.b.

Il giorno prima. Sciacquare l'uvetta con acqua bollente e metterla a mollo con il rum allungato con un po' d'acqua (circa un quarto del rum), fino al completo assorbimento del liquido.
Fare fondere separatamente il cioccolato fondente e il burro, quindi unirli insieme. Aggiungere i due diversi tipi di zucchero e mescolare. Quando l'impasto sarà ben omogeneo, unire le uova e il tuorlo poco alla volta, sempre continuando a mescolare. Unire la purea di banane mature, la farina di nocciole, il grué di cacao e la farina miscelata al lievito chimico. Fare riposare 15 minuti in frigorifero.
Ridurre a piccoli pezzi il cioccolato al latte e amalgamarli al composto insieme all'uvetta strizzata. 
Versare l'impasto in uno stampo da plumcake foderato di carta forno e infornare a 170° per un'ora circa.
All'uscita dal forno, spruzzare il cake con il rum scuro e grattugiarvi sopra un po' di noce moscata. Avvolgere con pellicola trasparente e fare riposare in frigorifero per una notte intera.

venerdì 2 maggio 2014

Pastiera

D'abbrivio.

Così bisognerebbe vivere la vita.

Scivolando sui giorni come in rada.


Al sicuro dalle onde.
Al riparo dai sentimenti.
Scansando gli affanni con voli planari. 

E invece turbiniamo.
Fluttuiamo sospinti da anomale correnti dovute alle variazioni di densità tra la nostra anima e quelle che ci capita di incrociare.
Rolliamo insicuri, vinti dalle maree. 

E ci incagliamo nelle secche emotive, certi che sia in assoluto il peggiore dei mali.


Per la frolla:
600 gr farina
260 gr zucchero
300 gr burro
4 tuorli e 2 albumi
1 pizzico di sale
1 bacccello di vaniglia
la scorza grattugiata di un limone

Per il ripieno:
350 grano ammollato per due giorni in acqua e portato a cottura in acqua con la scorza di un limone, quella di un'arancia e il baccello di vaniglia avanzato dalla frolla
150 g latte
25 g burro
la scorza grattugiata di un'arancia biologica
560 g ricotta
480 g zucchero
4 uova intere e due tuorli
1 baccello di vaniglia
1 cucchiaio acqua ai fiori d'arancio
1 cucchiaio acqua di millefiori
1 cucchiaio cannella
10 g cedro candito tagliato finemente

Per la frolla. Preparare la pasta lavorando insieme tutti gli ingredienti e fare riposare in frigorifero. 
Per il ripieno. Versare il grano in un tegame aggiungendo il latte, il burro e la scorza di limone grattugiata e riscaldare mescolando per circa dieci minuti. A parte frullare la ricotta con lo zucchero, le uova, i tuorli, il contenuto del baccello di vaniglia, l'acqua di fiori d'arancio, l'acqua di millefiori, la cannella e il cedro tagliato finemente al coltello.
Stendere la frolla e usarla per foderare la teglia, versare la crema e definire con strisce di frolla disposte a losanghe. Infornare a 180° fino a cottura, circa un'ora. Fare riposare almeno un giorno prima di consumare spolverata di zucchero a velo.

Mangiare d'abbrivio.