Le parole sono creature adorabili, questa è la verità.
Per il suono che producono prima di tutto, scuro o luminoso che sia, di pioggia o di rugiada, perché niente come loro riesce a saturare l'intervallo acustico tra un pensiero e quello successivo.
Per i segni garbati, l'alternarsi binario di pieni e vuoti, le vorticose spirali e i cerchi perfetti, le ripide risalite e i morbidi declivi, a tracciare paesaggi d'altura su nivei fogli immacolati.
Per lo spazio fisico che occupano, lieve e insieme ingombrante, perché nel peso specifico di un'emissione di fiato, o poco più, disegnano vite e pensieri, e sentimenti tutti interi.
Per il rigore militare dei loro accenti, e gli apostrofi che piangono per sempre algide dipartite senza possibilità di ritorno.
Perché hanno un colore proprio, e la temperatura dell'anima.
Perché con le parole si può fare di tutto.
Si può accumularne tante fino a stordirsi di rumore e di noia.
Si può centellinarle per anni, e poi permettersi il lusso di regalarle a qualcuno.
Si può usarle per fare la guerra, certo, ma per fare l'amore è molto meglio.
E qualche volta, incredibile a dirsi, le si può usare perfino per comunicare.
Da una ricetta di Maurizio Santin
300 g fragoline di bosco
Per la gelatina:
600 g acqua frizzante
250 g miele d'acacia
8 g gelatina in fogli
1 baccello di vaniglia
Per la crema chantilly:
300 g crema pasticcera
130 g panna montata
Per la riduzione all'aceto balsamico:
330 g aceto balsamico tradizionale di Modena
100 g zucchero
Preparare la gelatina al miele il giorno prima. Idratare i fogli di gelatina in acqua fredda. Unire il miele e il contenuto del baccello di vaniglia all'acqua frizzante e portare a bollore. Allontanare dal fuoco, aggiungere la gelatina idratata e mescolare finché sarà sciolta. Raffreddare e fare rapprendere in frigorifero.
Preparare la crema chantilly unendo delicatamente la panna montata alla crema pasticcera.
Fare ridurre sul fuoco l'aceto balsamico e lo zucchero fino ad ottenere la consistenza di una glassa molto densa. Fare raffreddare e mettere in frigo.
Versare in una coppa da Martini un paio di cucchiai di fragoline di bosco, bagnarle con un cucchiaio di riduzione al balsamico e coprirle con uno strato di crema chantilly. Rompere la gelatina con una forchetta, adagiarne un paio di cucchiaini sulla crema e decorare con fragoline e qualche foglia di menta.
Per il rigore militare dei loro accenti, e gli apostrofi che piangono per sempre algide dipartite senza possibilità di ritorno.
Perché hanno un colore proprio, e la temperatura dell'anima.
Perché con le parole si può fare di tutto.
Si può accumularne tante fino a stordirsi di rumore e di noia.
Si può centellinarle per anni, e poi permettersi il lusso di regalarle a qualcuno.
Si può usarle per fare la guerra, certo, ma per fare l'amore è molto meglio.
E qualche volta, incredibile a dirsi, le si può usare perfino per comunicare.
Da una ricetta di Maurizio Santin
300 g fragoline di bosco
Per la gelatina:
600 g acqua frizzante
250 g miele d'acacia
8 g gelatina in fogli
1 baccello di vaniglia
Per la crema chantilly:
300 g crema pasticcera
130 g panna montata
Per la riduzione all'aceto balsamico:
330 g aceto balsamico tradizionale di Modena
100 g zucchero
Preparare la gelatina al miele il giorno prima. Idratare i fogli di gelatina in acqua fredda. Unire il miele e il contenuto del baccello di vaniglia all'acqua frizzante e portare a bollore. Allontanare dal fuoco, aggiungere la gelatina idratata e mescolare finché sarà sciolta. Raffreddare e fare rapprendere in frigorifero.
Preparare la crema chantilly unendo delicatamente la panna montata alla crema pasticcera.
Fare ridurre sul fuoco l'aceto balsamico e lo zucchero fino ad ottenere la consistenza di una glassa molto densa. Fare raffreddare e mettere in frigo.
Versare in una coppa da Martini un paio di cucchiai di fragoline di bosco, bagnarle con un cucchiaio di riduzione al balsamico e coprirle con uno strato di crema chantilly. Rompere la gelatina con una forchetta, adagiarne un paio di cucchiaini sulla crema e decorare con fragoline e qualche foglia di menta.
1 commento:
Tu con le parole riesci ad affascinare. Ma anche con questi golosi bicchierini :D! Un bacione, buona settimana
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