giovedì 1 marzo 2018

Migliaccio

La mente è un soggetto curioso da interpretare.
E ancora di più lo sono le percezioni.

Fuori non c'è luce, e ti sembra di ritrovare il profumo di mandarini tardivi.
Nevica, e senti chiaro il bisbigliare dei fiori di mandorlo, quando tira vento al tempio della Concordia. 
I rumori arrivano ovattati, e percepisci nitido lo sfrigolio dell'olio, quando S. Giuseppe è dietro l'angolo ed è tempo di dare vita alle sfince. 

Strana cosa è il legame con la propria terra, specie se si crede di saperlo gestire.
Non è indispensabile la percezione dei sensi, basta il ricordo di essa.
Ed è subito casa.


800 g latte 
30 g burro
la scorza di un limone bio
la scorza di un'arancia bio
un pizzico di sale
250 g semolino

600 g ricotta
350 g zucchero
6 uova 
i semi di un baccello di vaniglia
la scorza di un limone bio grattugiata
la scorza di un'arancia bio grattugiata

Versare il latte in una pentola, aggiungere il burro, il sale, le scorze degli agrumi e scaldare. Una volta raggiunto il bollore, rimuovere le scorze degli agrumi e aggiungere il semolino a pioggia. Mescolare bene con una frusta, allontanare dal fuoco e fare freddare.
Setacciare la ricotta, aggiungere lo zucchero, le uova, le scorze grattugiate degli agrumi, i semi di vaniglia e mescolare bene. Unire la ricotta al composto di latte e semolino, versare in una teglia rivestita di carta da forno e cuocere in forno a 180° C per 70 min ca. 
Mangiare a tutte le ore, che va bene così.

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