Il cambio in ospedale è la misura di tante variabili, e l’indice di sanità di un amore.
Una borsa piena dell’odore buono di casa, lo scaldacuore che cinge l’anima, prima che le spalle, lunghe pagine a farti compagnia.
Più elastici di quelli che riuscirai a perdere, più profumo di quello che potrai indossare, più seta di quanta sarebbe ragionevole, considerato il contesto.
Più amore di quanto qualunque viatico possa contenere.
Il libro che proprio non avevi coraggio di chiedere.
Il menu del ristorante francese, per quando sarà possibile.
Il filo interdentale, che mai andare in giro senza.
Piccoli tesori a fare l'ordinaria differenza.
Ma dove mai l’amore può essere troppo?
Quando davvero?
Non qui, non ora.
Balsamo sulle labbra per me.
Da una ricetta di Yotam Ottolenghi.
110 g burro a temperatura ambiente, tagliato a cubetti
110 g di zucchero semolato extrafine
1 uovo grande, appena sbattuto
125 g di farina
½ cucchiaino baking
20 g cacao amaro
½ cucchiaino cannella
¼ cucchiaino sale
100 g gocce di cioccolato al 70%
50 g banana schiacciata
170 g noci pecan tritate finemente
100 g zucchero a velo
Nella planetaria con gancio a foglia montare burro e zucchero finché il composto non sarà morbido e soffice. Incorporare le uova gradualmente, continuando a montare. Setacciare insieme la farina, il lievito, la cannella, il cacao e il sale, unire alla montata di burro e zucchero, poi aggiungere il cioccolato e la banana. Amalgamare bene gli ingredienti, quindi trasferire in frigorifero per un paio d'ore. Quando il composto è ben sodo, con le mani bagnate formare delle palline di circa 20 g, farle rotolare sulle noci pecan tritate disposte su una placca, premendo per farle aderire bene e rivestirle completamente. Fare riposare in frigo per un'ora.
Fare rotolare le palline nello zucchero a velo, premendo per farle aderire. Disporle su una teglia coperta di carta da forno ben distanziate, appiattirle con la mano all'altezza di un cm circa. Cuocere in forno a 170°C per 10 minuti ca, i biscotti saranno ancora morbidi al centro. Fare freddare su una gratella.
Sono più buoni se consumati in giornata.
RispondiEliminaBuongiorno! Non parlo italiano, quindi tutto è stato tradotto da Google.
Ma non potevo smettere di scriverti come il tuo blog è bello. Ho amato le parole e le ricette sembrano davvero sentite (capisco l'italiano, ma non posso scrivere). Domani testerò la prima ricetta.
Grazie!
Grazie mille, è davvero un piacere.
RispondiEliminaSpero che il primo test sia andato bene, e che ne siano seguiti molti altri!