lunedì 3 agosto 2015

Baci panteschi

Un bacio è unʼemozione gentile. 

Sono parole rotonde in una metrica antica. 
Il regalo di una vita, senza biglietto dʼaccompagnamento. 
Più di un amore, è la sua promessa. 
La musica profumata di unʼestate in montagna. 
Un tempo puntuale che non ammette possibilità di deroga. 
Una danza incantata per caviglie eleganti. 

È unʼentità idealmente complessa, e grammaticalmente peculiare. 
Perde di vigore, al singolare, e acquista sentimento, se viene declinato. 
Perché un bacio è una cosa meravigliosa. 
Ma più baci... sono la porta del paradiso. 

Così sono i baci panteschi: sempre plurali. 
Morbidi e croccanti, caldi e freddi, freschi e ricchi insieme. 
Hanno tratti caratteriali importanti, che incontrano il proprio opposto e si amplificano senza annullarsi. 
Sono lʼunione di due anime sobrie che insieme danno vita ad un dolce sontuoso. 
Lʼordinario che diventa straordinario solo per il gusto di stare insieme. 
Come dire... la sintesi di un matrimonio perfetto.


Per le frittelle: 
4 uova 
300 g farina 
350 g latte 
4 g lievito di birra 
olio di semi 
zucchero a velo 

Per il ripieno: 
300 g ricotta 
1 cucchiaio di zucchero o poco più, a seconda della ricotta 
la scorza grattugiata di ½ limone biologico

Per il ripieno. Unire lo zucchero alla ricotta e setacciare la crema, quindi aggiungere la scorza di limone grattugiata e fare riposare in frigorifero. 
Preparare una pastella fluida e senza grumi amalgamando tutti gli ingredienti in una capace terrina. Scaldare in una pentola abbondante olio di semi e immergervi lʼapposito ferro per le frittelle, quindi tuffarlo nella pastella e di nuovo nellʼolio caldo, finché la frittella non si stacca da sola e comincia a gonfiarsi. Poggiare le frittelle su carta assorbente, farcirle con il ripieno, accoppiarle a due a due per formare i baci e spolverarle di zucchero a velo. Servire caldi, col ripieno fresco: il contrasto di temperature vale da solo metà del biglietto.

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