martedì 31 gennaio 2012

Tè matcha

C'è stato un tempo non troppo lontano, nella mia vita, in cui ero una sportiva.
Una vera e propria macchina da guerra.
Sulla bike durante la settimana e poi, il sabato, il premio dei 100 minuti.
Meravigliosi, incredibili e faticosissimi 100 minuti.

Oggi ho due lavori, e un'influenza da paura.
C'è stato un attimo, ieri pomeriggio, saranno state le diciassette, in cui ho provato un incredibile impulso di prendere la borsa, lasciare tutti, e correre in palestra.
Poi... sono stata sopraffatta dal senso del dovere, as usual, e sono rimasta incollata alla mia scrivania fino a tardi.
Ma oggi... oggi che i miei occhi sono gonfi come quelli di un koala e il mio sex appeal è paragonabile a quello di un drago di Komodo, oggi... resterei volentieri sul divano di casa nostra, a guardare la legna che brucia nel camino, in attesa di una tazza di buon tè.


Questo no, davvero non ha bisogno di spiegazioni.
Solo di una prescrizione.
Bevetelo in buona compagnia, altrimenti perde i suoi effetti benefici.

lunedì 30 gennaio 2012

Charlotte di mele e riso al Calvados

Quella che comincia oggi è una settimana impegnativa.
Sveglia presto la mattina e a letto tardi la sera. 
Decisioni importanti. 
Riunioni importanti. 
Referti importanti. 
Per fortuna, ci saranno anche libri e parole importanti, a farmi compagnia.

Mele a colazione, per sopravvivere.


Per le cupole di mela:
3 mele Granny Smith
300 g acqua
100 g di vino bianco
200 g di Calvados
75 g zucchero
la scorza di un limone


Per il ripieno:
300 g latte intero fresco
35 g riso
la scorza di un limone bio
4 g gelatina 
300 g panna fresca
50 g di albumi
25 g zucchero
10 g pinoli tostati
8 g pistacchi tostati

8 g uvetta

Per le cupole di mela. Tagliare due mele in fette sottili e regolari, la terza a cubetti. Preparare uno sciroppo versando in una pentola l'acqua, il vino, lo zucchero e la scorza di limone. Portare a bollore, aggiungere il Calvados e flambare. Immergervi le mele per 2-3 minuti, poi scolarle su un foglio di carta assorbente e tenerle da parte.

Per il ripieno. In un casseruola fare bollire il latte con la scorza del limone, aggiungere il riso e portare a cottura. Quando il riso sarà cotto, allontanare dal fuoco, eliminare la scorza del limone, aggiungere la gelatina reidratata e strizzata, i pinoli, i pistacchi, l'uvetta e i cubetti di mela e fare freddare.
Montare separatamente gli albumi con lo zucchero e la panna; incorporare delicatamente le due montate al composto. 
Foderare quattro stampi monoporzione con le fettine di mela cotta, riempire di mousse al riso e chiudere con le mele rimaste.
Fare rafreddare in frigorifero per un paio d'ore, poi sformare sul piatto da portata.

Mangiare con brio.

sabato 28 gennaio 2012

Una torta, un quadro

Ci sono persone che scegli di avere nella tua vita.
Magari ci entrano per caso.
Con un paio di scarpette lucide, per esempio.
Salvando il tuo cane dopo mille operazioni.
Oppure facendoti abbuffare di pasticcini in un freddo pomeriggio d'inverno, senza poi avere nemmeno l'accortezza di mostrare un piccolo, piccolissimo senso di colpa per la salute dei tuoi fianchi.

Antonella invece non l'ho mai scelta.
Semplicemente... mi è capitata, se così si può dire.
Mi ricordo una bottiglia di vino, buttata giù insieme a tante chiacchiere.
Quella volta che mi ha costretta a comprare un pigiama di seta, proprio mentre i miei pensieri erano inchiodati alle luci della più brutta delle sale operatorie.
Un vestito rosso e le domeniche sportive.
Insieme a Parigi, nei giorni della merla, quando quella nausea è scomparsa insieme a tante lacrime.
Nella cucina più attrezzata del west, a glassare migliaia di biscotti.
Insieme a Pisa, a fare gli uomini.
Le mani tra i capelli di Marta, per combattere il cattivo umore.
I pupi di zucchero, alle nove del mattino, e tante, tante risate.

No, Antonella non l'ho mai scelta.
Ma ringrazio ogni giorno il Principale, o chi per Lui, per averla messa sulla mia strada.

  
Da una ricetta di Luca Montersino

Per la crema leggera al limoncello:
1 l panna
750 gr crema pasticcera (questa qui)
19 g gelatina 
25 g scorza di limone bio grattugiata
25 g limoncello

Per la finitura:
1,2 kg gelée ai frutti rossi
1,2 kg frutta fresca mista
800 g pan di Spagna (questo qui)
80 g gelatina neutra

Per la crema al limoncello. Reidratare la gelatina in acqua fredda e scioglierla in una parte della crema pasticcera riscaldata al microonde. Unire la scorza di limone grattugiata e il limoncello. Montare la panna e incorporarla alla crema pasticcera con movimenti decisi ma delicati.

Per il montaggio. Preparare un foglio di acetato, poggiarvi sopra un cerchio da pasticceria e montare la torta al contrario. Tagliare la frutta e poggiarla sull'acetato. Versare la crema leggera in una tasca da pasticceria e fare il primo strato, coprendo completamente la frutta tagliata. Versare sopra la gelée ai frutti rossi, e poi ancora la crema leggera al limoncello. Terminare con il pan di Spagna, inzupparlo con bagna a piacere al limoncello e fare freddare in freezer. Quando la torta sarà congelata, lucidare con gelatina neutra, uscire dal cerchio da pasticceria e decorare con frutta fresca.

Mangiare con gioia, e digerire con allegria.

mercoledì 25 gennaio 2012

Panna cotta alla vaniglia

Sono giorni che faccio finta di non accorgermene. 
Eppure i segnali ci sono tutti. 
Un fastidioso tremolio al pollice, per cominciare. 
Quel cerchio alla testa perenne.
Il tacito malessere delle mie gambe che da mesi mi chiedono, anzi, mi implorano di indossare le scarpette lucenti, e di tornare sulla bike.
Dunque è ufficiale: ho bisogno di una vacanza.
Vorrei, vorrei...
Mi piacerebbe qualcosa di rilassante come una gita al lago.
Certo dovrei trovare qualcuno disposto a farmene ammirare le meraviglie portandomi a rimorchio sulla bici, che allora sì sarebbe rilassante, ma potrebbe risultare un po' complicato, e io non sono un tipo dalle troppe pretese, o almeno non ultimamente.
Forse basterebbe anche una giornata in rue de Coquilliere, nella città del mio cuore, per comprare giusto due o tre di quegli accessori che mi risultano assolutamente... INDISPENSABILI per continuare a cucinare, come una banda di acetato che sia alta almeno cinque cm e qualche anello di acciaio che sia alto al massimo due. O anche un aerografo importante, che un cioccolato così buono è un peccato vederlo dimorare a lungo in dispensa.
Insomma... come dire... robetta semplice, per mettere le ragazze a tavola ogni giorno.
Ecco, così sono certa che mi passerebbe il mal di testa con metodi sani, e naturali. 
In mancanza di altro... prenderò un cachet.


900 g panna fresca
450 g latte fresco alta qualità
450 g zucchero
21 g gelatina in fogli
1 baccello di vaniglia


Versare la panna e il latte in un pentolino con lo zucchero, i semi e il baccello di vaniglia. Fare riscaldare il tuttoma non portare a bollore, poi sciogliervi dentro la gelatina precedentemente reidratata in acqua. Fare freddare, versare in un unico stampo grande o in tanti stampini monoporzione e fare freddare in frigo.
 

sabato 21 gennaio 2012

Mini sacher al cioccolato bianco

Adesso basta.
Questa storia per cui avere un pessimo carattere equivale ad avere carattere mi ha davvero annoiato.
E non perché io non sappia difendermi dalla maleducazione e dall'arroganza altrui.
Perché, diciamoci la verità, a vent'anni ero una foglia al vento, ma adesso che sono cresciuta e ho due ragazze a cui pensare, se volessi saprei difendermi benissimo con le mie forze.
No, non è questo il punto.
Il problema è che, oggi come dieci anni fa, un comportamento immotivatamente sgarbato mi lascia senza parole.
Niente di trascendentale.
Semplicemente non lo capisco.
Tutto qua.

Garbatissime tortine di Loretta Fanella, per contrappasso.


Per il biscotto sacher:
150 g uova
60 g zucchero
un pizzico di sale
50 g farina
100 g cioccolato bianco
40 g burro

Per la tortina Sacher:
biscotto Sacher
100 g marmellata di albicocche (di lamponi nella ricetta originale)

Per la glassa al cioccolato bianco:
2 dl panna fresca
6 g gelatina in fogli

300 g cioccolato bianco

Per il biscotto. Sciogliere il cioccolato e il burro a bagnomaria. Montare le uova con lo zucchero e il sale fino a renderle gonfie e spumose. Aggiungere in più riprese la farina setacciata, poi unire delicatamente il composto di burro e cioccolato. Riempire 6 stampini rotondi alti circa 4 cm. Infornare a 170° per 20 minuti circa.

Per le tortine. Estrarre i biscotti dagli stampini e tagliarli in due pezzi di uguale altezza. Spalmare su un lato la marmellata di albicocche, richiudere il biscotto e porre in frigo a raffreddare.

Per la glassa. Scaldare la panna e versarla su cioccolato tritato grossolanamente. Aggiungere la gelatina reidratata in acqua fredda e fare sciogliere del tutto. Frullare il composto con un frullatore ad immersione.


Tirare fuori le tortine dal frigorifero e coprirle con la glassa al cioccolato bianco.
Decorare con violette candite e fare solidificare in frigo.

Mangiare con educazione.

lunedì 16 gennaio 2012

Crostata di mele

Un sapore onesto è quello che mi serve, il lunedì mattina, per riconciliarmi col mondo, e con le leggende che in esso circolano.
Una consistenza sincera.
Un aspetto per niente sofisticato, e comunque allegramente sfacciato.
Un profumo da farti salire i brividi su per la schiena, anche se non fa tanto freddo e i riscaldamenti sono comunque accesi.
Oggi gira così, senza frizzi e lazzi.
E ho bisogno di un po' di onestà, almeno a colazione.


Per la pasta frolla: 
250 g farina
1 tuorlo e 1/2
190 g burro
90 g zucchero a velo
50 g zucchero


Per la farcia:
3 mele Granny Smith
burro q. b. 
uvetta 
pinoli
crumble alle mandorle e cannella (qui la ricetta)


Preparare la frolla a mano o con la planetaria, poi farla riposare in freezer per quindici minuti o in frigorifero per un paio d'ore.
Stenderla ad un altezza di 4 mm e usarla per foderare la teglia prescelta.
Bucare il fondo e riporre in frigo per mezz'ora circa

Sbucciare le mele, tagliarle a cubetti e passarle in una padella ben calda dove si è fatto sciogliere il burro. Appena saranno ben rosolate, aggiungere lo zucchero, i pinoli e l'uvetta ammollata in acqua calda (o in un goccio di rum, se proprio volete esagerare), fare saltare il tutto in padella per qualche minuto, poi togliere dal fuoco.
Versare sulla base cruda un po' di crumble sbriciolato, aggiungere la farcia e infornare a 170° per 45 minuti circa.
Cospargere di zucchero a velo e addentare ad occhi chiusi.

venerdì 13 gennaio 2012

Crumble alle mandorle

Questi biscotti di certo non arriverebbero sul podio in un noioso concorso di bellezza. 
E probabilmente non otterrebbero nemmeno di essere pubblicati in qualche patinata rivista di torte e dolcetti.
A guardarli bene, in effetti, hanno quell'aspetto rude e vagamente sabbioso delle crocchette di pollo precotto, o almeno così sembra a me che sono una madre ingrata.
Sì, ingrata davvero, perché in bocca... in bocca sono davvero superbi.
Un gusto pieno e rotondo, ma insieme delicatissimo.
Friabili da non crederci, e romantici da fare male.
Indiscutibilmente da primo premio. 


150 gr farina di riso
150 gr farina di mandorle
150 gr zucchero a velo
150 gr burro morbido
cannella in quantità

Versare tutti gli ingredienti in una ciotola capace, e miscelarli con le mani picchiettando con i polpastrelli. Il risultato finale non deve essere una frolla, piuttosto si devono ottenere delle grosse briciole (il composto non ha uova e pertanto risulta molto friabile). 
Versare su una leccarda coperta di carta da forno e infornare a 160° per 15 minuti circa.
Conservare in una scatola di latta e assaggiare con rispetto.

martedì 10 gennaio 2012

Gelatina di arance

Questo strappo comincia veramente a darmi ai nervi.
Ho voglia di alzarmi, e di rimettermi in movimento.
Di prendere in braccio mia figlia, più di ogni altra cosa.
Di portare a spasso il cane per una lunga, lunghissima passeggiata.
Di scrivere e fotografare.
E di cucinare, naturalmente.
Ma si può avere ancora voglia di cucinare?
Anche dopo che le feste si sono concluse, lasciando una certo non so che di morbido sui nostri fianchi?
E' legittimo, nonostante tutto, avere ancora voglia dolcezze, oppure tutto questo suona decisamente spudorato?
Nel dubbio... una sobria gelatina è quello che ci vuole.


1 l succo di arance filtrato
400 g zucchero vanigliato
20 g gelatina in fogli
un goccetto di Cointreau

Fare reidratare la gelatina in acqua e ghiaccio, strizzarla e metterla da parte.
Portare ad ebollizione 2 dl di succo, aggiungere la gelatina e farla sciogliere sul fuoco. Unire lo zucchero e ancora 2 dl di succo. Cuocere a fiamma bassa e spegnere prima che il tutto riprenda il bollore.
Lontano dal fuoco unire il succo restante ed il liquore.
Filtrare il composto e lasciare intipedire. Versare negli stampini monoporzione e porre in frigo a riposare.

sabato 7 gennaio 2012

Biscotti da appendere

"Sono forte. Sai che lo sono".
Questo, testualmente, è quello che ho scritto qualche giorno fa a chi con affetto si interessava della mia schiena. 
Le ultime parole famose...

E invece... questo strappo muscolare è veramente fastidioso.
E questo dolore è veramente forte.
Mi sono fatta male il 31 dicembre.
Poi sono andata a lavoro ostentando indifferenza.
E addesso... sono bloccata a letto da tre giorni.
Davvero uno splendido modo per cominciare l'anno nuovo...

Ma la cosa che veramente mi dà noia, più dell'immobilità forzata, è che oggi è il 6 gennaio.
Oggi si smontano gli alberi, e si conservano i presepi.
E, per tradizione, questi sono compiti che mi sobbarco volentieri.
Mi piace prendere forbici, nastri e carta da imballaggio, di quella divertente, con le palline da scoppiare.
Adoro riporre tutto nelle scatole, farlo con cura, e riempirmi di buoni propositi per il nuovo Natale che verrà.
Ma quest'anno, ahimè, la mia schiena non ha concesso simili romanticherie.
E quello che segue è stato l'unico "decoro" che sono riuscita a tirare giù dall'albero.
Strappo muscolare batte Ale 3-0.


Per la frolla:
400 g farina integrale
400 g farina 00
400 g burro
400 g zucchero
4 uova 
cannella in polvere
la scorza grattugiata di due arance

Per la glassa:
zucchero a velo

succo di limone

Preparare la frolla, a mano o con la planetaria. Farla riposare in frigo per un paio d'ore, o in freezer per mezz'oretta. Stenderla piuttosto alta e tagliare i biscotti della forma prescelta. Fare riposare in frigo per mezz'ora, poi infornare a    170° per una decina di minuti o fino a colorazione. Fare freddare i biscotti su una griglia, poi decorarli con la glassa ottenuta mescolando zucchero a velo e succo di limone.
 

martedì 3 gennaio 2012

Torta soffice alle mele e noci

Per una tortina così... 
Vale la pena svegliarsi la mattina presto, e sfidare un fastidioso strappo muscolare.
Soffice da commuovere, e croccante al tempo stesso. 
Dolce quel poco che basta a fartene mangiare una fetta generosa senza troppi sensi di colpa.
Per una tortina così... vale decisamente la pena di cominciare la giornata con un sorriso.


100 g noci 
360 g mele Granny Smith (circa tre)
150 g zucchero
4 uova
100 g farina  
8 g baking

un limone
cannella in polvere 

Tritare le mandorle grossolanamente.
Sbucciare le mele e tagliarle in cubetti. Versare le mele in una ciotola, coprirle col succo e la scorza grattugiata del limone e lasciarle riposare. 
Montare i tuorli con lo zucchero, poi unire la farina miscelata al lievito, la granella di noci, le mele sbucciate e la cannella in polvere. 
Montare gli albumi e incorporarli delicatamente al composto. 
Versare in uno stampo da 22 cm, imburrato e infarinato, poi infornare a 180°C per 45 minuti circa.

domenica 1 gennaio 2012

Semifreddo alle noci caramellate, meringhe e cioccolato bianco

Gli ultimi scampoli di festa.
Un brindisi a distanza, con la più cara amica.
Un semifreddo ricco e goloso, come merita l'occasione.
Un tripudio di zuccheri e di gola.
Questo dolce, stasera, è solo per lei.


Per il semifreddo:
300 g tuorli
210 g zucchero
600 g acqua
900 g panna
450 g noci caramellate
150 g cioccolato bianco
120 g meringhe


Per le meringhe: vedere qui.

Per la salsa:
24 cl acqua
75 g cacao amaro
180 g zucchero
150 g panna


Per decorare:
briciole di meringhe
granella di noci

Per il semifreddo. In un pentolino unire lo zucchero all'acqua e preparare uno sciroppo portando a 115°. Montare i tuorli nella planetaria, unire lo sciroppo e continuare a montare fino a raffreddamento. Tritare grossolanamente le noci caramellate, le meringhe e il cioccolato bianco, unire gli ingredienti e mescolarli. Montare la panna e aggiungerla ai tuorli, poi unire delicatamente al composto la miscela di noci, meringhe e cioccolato. Suddividere il semifreddo negli stampini rivestiti di acetato e congelare.

Per la salsa. In un pentolino mescolare il cacao e lo zucchero, aggiungere l'acqua e la panna fredda, mescolando con una frusta. Portare ad ebollizione e fare freddare.

Versare la salsa a specchio sui piatti, poggiare sopra i semifreddi, decorare con la granella di noci e le meringhe sbriciolate.
Dedicare a qualcuno che si ama profondamente.